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Risposte

  1. Ciao, volevo dirti che ho scoperto il tuo blog (non mi ricordo come ci sono arrivata in realtà …) e lo trovo molto interessante.
    Sostanzialmente la tua idea di alimentazione è anche quella che, da un po’ più di un anno, sto cercando di applicare anche a casa mia.
    Sono partita dallo studio della macrobiotica pura trovandolo poco adatto alla nostra realtà quotidiana, poi ho scoperto, tramite un libro che è diventato quasi la mia bibbia (“il grande libro dell’ecodieta” di Carlo Guglielmi) che la macrobiotica andava “adattata” ai tempi e al luogo di residenza.
    Per questo trovo il tuo sito molto interessante, è la prima volta che trovo qualcuno che parli di un’esperienza pratica di questo tipo di alimentazione.
    Volevo solo dirti che ho aggiunto il link del tuo blog al mio, se vuoi che lo tolga fammi sapere!
    Ti seguirò spesso, buon proseguimento!

    • Grazie dei complimenti! Lo scopo del blog è proprio di condividere la nostra esperienza perchè siamo convinti che sia una dieta molto salutare. Tutti i suggerimenti sono ben accetti. Conoscevo Carlo Guglielmo di fama, darò senz’altro un’occhiata al libro che consigli.
      E anche al tuo blog!

      • Ciao vorrei fare una domanda.
        Sto svezzando mio figlio vegano (su consiglio medico) e il pediatra mi sconsiglia di somministrargli frutta, verdura e cereali integrali per il problema delle fibre che possono ridurre l’assorbimento di minerali e vitamine (tra l’altro sto dando un integratore di B12 sia a mio figlio che a me perchè pur allattando ho fatto un esame ematico e risulto sotto la soglia minima per questa vitamina). Cosa ne pensi?
        Grazie

      • Grazie della fiducia, ma ti consiglio cautela nell’affidarsi a consigli dati su internet su un argomento così delicato. Oltretutto non posso dispensare consigli non essendo un professionista. Detto questo, posso dire come la penso. Tendenzialmente, vista la situazione, ha ragione il pediatra. In un percorso totalmente vegano (che come saprai non mi entusiasma) per un bambino così piccolo (presumo intorno ai sei-sette mesi) la carenza già fisiologica di minerali potrebbe essere peggiorata da un eccesso di fibre fino a diventare patologica, tenendo conto oltretutto che fino a un anno di età e anche oltre l’intestino dei bambini è ancora immaturo e facile ad irritarsi. Penso dunque che il pediatra (l’unico ad avere voce competente in capitolo perchè conosce la situazione) tema più l’associazione vegano+fibre che semplicemente le fibre, che dopo i dodici mesi sono tutt’altro che dannose.

        Ti dirò che nostro figlio (sempre sotto il controllo del pediatra) ha gradualmente ricevuto cereali sempre più integrali a partire dai 10-12 mesi (le farine per le pappe: se ne trovano di eccellenti, bio e integrali anche al supermercato), i legumi con gradualità dopo i 12-14 mesi, le verdure e la frutta con la buccia ma evitando le fibre più coriacee (ovviamente nessuno darebbe carciofi, cime di rapa o catalogna ad un bambino piccolo che oltretutto non le sa ancora masticare bene). Ebbene, oltre ad avere un fisico invidiabile, ora che ha otto anni è il più alto della classe, smentendo la leggenda che i bambini tendenzialmente vegetariani e che assumono molti cereali integrali e molte fibre restino minuti e patiti rispetto agli onnivori con dieta “occidentale”. Ha sempre avuto un’altezza oltre il 95° percentile, ha uno scheletro massiccio, non sa cosa sia il sovrappeso, ma non è neanche troppo magro, e pratica sport con successo. Insomma le fibre (che al momento fra pasta, riso e pane integrali, muesli a colazione, frutta e verdura assume massicciamente) non sono mai state un problema. Anzi.

        Riguardo la B12, come saprai tu potresti avere una scorta che può durarti 4-5 anni prima di diventare un problema serio, ma tuo figlio che è piccolo non ha avuto il tempo di farsi la sua scorta, dunque il “problema B12” merita estrema attenzione.

        Ciao, fidati del pediatra e facci sapere come va! :-)

    • Salve a tutti. Ho iniziato da tre mesi l’alimentazione macrobiotica abbinandola alla mia dieta vegetariana. Leggo e ascolto però tante e tante critiche, controindicazioni e mistificazioni così come nel link che riporto. Frequento anche i ristoranti “un punto macrobiotico” e ultimamente, proprio a causa di questa frequentazione, qualche dubbio inizia a serpeggiare. Sicuramente ne avrete già parlato ma cosa ne pensate di queste 16 mistificazioni? Grazie
      http://alimentazione-naturale.blogspot.it/2009/06/macrobiotica-dieta-di-oshawa-rischio.html

      • Ne ho parlato anch’io nel post sulle origini vere della macrobiotica (https://lamiamacrobiotica.wordpress.com/2013/03/16/macrobiotica-mediterranea/). Condivido totalmente quello che dice l’ottimo Nico Valerio, autore irrinunciabilie per chi si interessa di alimentazione naturale. La questione è che Ohsawa ha usato dal 1959 la parola “macrobiotica” per diffondere una filosofia che niente aveva a che vedere con la vera macrobiotica, termine fra l’altro preesistente di oltre un secolo e mezzo (Hufeland), e che per mano di Ohsawa e seguaci ha distorto la vera macrobiotica, basata su principi naturisti con radici millenarie che risalgono fino ad Ippocrate. La deriva Ohsawa-Kushi ha fatto presa sulle masse perchè sapientemente pubblicizzata. Nico Valerio penso ce l’abbia con questa grossa mistificazione. Alla fine storce il naso anche sul fatto che la parola macrobiotica venga usata per definire un’alimentazione di tipo naturale, ma il vero problema ritengo sia nel considerare “macrobiotica” la deriva di Ohsawa. Una volta rimesso al posto giusto l’Ohsawa-pensiero, tutto il quadro diventa più chiaro. Anche Nico Valerio ha combattuto, in passato, una battaglia simile contro la mistificazione del termine “naturismo”, che per opera di qualche cultore superficiale era stato snaturato dei suoi veri significati e radici per diventare una specie di “modo di vivere” un po’ eccentrico, quando invece ha radici culturali profonde e solide. Probabilmente ho divagato un po’, ma insomma è per spiegare perché condivido il pensiero del link che hai citato.
        Ciao.

  2. Ciao piacere!Ho trovato il tuo blog cercando la dieta numero 7 di Ohsawa sul web ^_^ Io ho scoperto la dieta macrobiotica in palestra..Un’istruttrice la segue e la insegna..A dire la verità mi trovo in difficoltà perchè in questa dieta mi ha detto che non ci sono quantità, ma che devo basarmi su un piatto di pizza in cui devono esserci un quarto di riso, un quarto di legumi e mezzo di verdure..Potresti mica aiutarmi suggerendomi delle ricette e dandomi qualche consiglio in più?Io al weekend non riesco a rinunciare a 2 giorni in cui mangiare ciò che voglio come la pizza o i dolci..non miappassiona ancora questa dieta perchè non riesco a trovare variazioni e tende a stufarmi..Ti ringrazio in anticipo per il tuo aiuto!Attendo una tua risposta..
    Buona serata :)

    • Ciao,
      come hai visto dal nostro blog la nostra macrobiotica non è di tipo “orientale”, ma piuttosto ” mediterranea”. Per dirla in poche parole è una dieta mediterranea (quella vera, quella di cento anni fa, non quella moderna fatta di cibi pronti) dove i cereali sono però integrali, i legumi presenti quasi tutti i giorni, la frutta e la verdura molto abbondanti, ci sono latticini e uova, pesce e pochissima carne. Le indicazioni della tua insegnante della palestra sono perfette per le proporzioni, ma puoi usare anche altri cereali (la pasta), non solo riso, tutti i tipi di legumi, tutte le verdure (meglio crude, ora che inizia la bella stagione), e aggiungere negli altri pasti frutta, pochi formaggi, pesce… non deve essere una dieta monotona, hai moltissime possibilità.
      In pratica quasi tutte le tipiche ricette della cucina mediterranea con il vincolo dell’integralità (il più possibile) dei cereali e della semplicità della preparazione. Anche la pizza, ovviamente, va benissimo.
      Di ricette non siamo espertissimi, sul blog ce ne sono ancora poche, ma ne puoi trovare molte su vari siti. Ti ho mandato un paio di link via mail, da cui puoi partire per trovarne altre.
      Ciao e grazie.

  3. Ti ringrazio tanto per i tuoi consigli e i tuoi link ai siti! ^_^ Tu sai come si pratica la dieta numero 7 di G. Ohsawa anche se non segui una dieta macrobiotica orientale?Ho cercato molto su internet a riguardo, ma nessuno chiarisce abbastanza i miei dubbi riguardo alle quantità..Grazie ancora

    • La dieta numero 7 di Ohsawa prevede il 100% di cereali integrali (quantità a piacimento, il limite è la sazietà) e acqua, e lui stesso diceva che può essere seguita solo per brevi periodi (7-10 giorni, a scopo curativo). Nutrizionalmente è controindicata per lunghi periodi, troppo carente di molti elementi. Comunque è sempre molto difficile iniziare un viaggio dall’arrivo. Più che iniziare subito da un estremo, è meglio partire dalla tua dieta attuale e modificarla pian piano. Se leggi i post iniziali del blog vedrai che parla anche di questo.
      Ciao!

  4. Mi piace molto il tuo sito… Pratichi una macrobiotica morbida ed intelligente, a dimensione molto piu’ umana e mediterranea :)

    Complimenti!
    Ilary

    • Grazie!

  5. Volevo chiederti se potevi fare un articolo sui condimenti.

    Grazie
    Stefano

  6. Per me la Macrobiotica in Italia è quella di Mario Pianesi. Fraquentando “Un Punto Macrobiotico” della mia città ho potuto partecipare a conferenze, corsi di cucina, d’erboristeria, di massaggio, di respirazione. Ci si possono consumare pasti e si possono anche acquistare prodotti.
    Pianesi ha rifondato la macrobiotica di Osawa e l’ha adattata a noi italiani.
    Gli studi che ne fa, le sperimentazioni che divulga attraverso le sue pubblicazioni in occasione delle conferenze ed attraverso i punti, sono molto scrupolosi e non lasciano dubbi sul raggiungimento di traguardi sempre più sorprendenti.
    Io sono entusiasta per come riesco sempre di più ad addentrarmi in QUESTA macrobiotica e per i risultati che riscontro su di me, sulla mia famiglia e sulle persone che mi onoro di frequentare presso i punti macrobiotici.
    Auguro a quanti sono alla ricerca di un’alimentazione sana ed equilibrata di poter valutare direttamente e mi saprà dire.
    Francesco Mecozzi

    • Come ho già avuto modo di scrivere ammiro molto Mario Pianesi, anche se trovo la macrobiotica pianesiana a tratti troppo “rigida”. L’importante è ascoltare sempre tutti, ma ragionare poi con la propria testa.
      Ai “Punti Macrobiotici” si mangia benissimo.

      Ciao.

      • scusate se mi intrometto e non sono in topic.dopo aver letto e straletto sulla nocività della carne mi sto incamminando sulla via del vegetarianismo anche se ho difficoltà a sganciarmi dalla carne sia rossa che bianca.ho appena letto “china study” e ho visto che tutte le proteine animali(dunque anche uova e latticini e formaggi) non sono il massimo per la nostra salute.E anche qui trovo difficile la strada.Ma mi dico e lo yogurt?é un latticino anche lui no? e allora..se tolgo il latte e mangio yogurt sto andando verso una alimentazione troppo acidificante?Per le farine integrali invece mi trovo benissimo, sia pasta che pane.Avete degli indirizzi per trovare la pasta acida? grazie, siete forti.saluti hira

      • Hira,
        non bisogna essere troppo drastici, è come sempre questione di misura.
        Fai bene a sganciarti dalla carne rossa, e se vuoi fara una cosa graduale, diminuendo le quantità puoi passare dalla carne bianca. Non deve essere per forza da un giorno all’altro, così sarà più facile. La dieta è acidificante se le proteine sono troppe, soprattutto (ma non solo) quelle animali, non lo è se le proteine sono giuste (1 g/kg di peso corporeo al giorno con dieta prevalentemente vegetariana, un po’ meno se ci sono molte proteine animali), ed è fondamentale l’abbondanza di vegetali.
        Come avrai letto nel post su calcio e osteoporosi, io una modica quantità di latticini la conservo, e penso che lo yogurt sia un’ottima scelta.
        “The China Study” (ora me lo sto rileggendo anche nella versione inglese) va letto con equilibrio e pensando che è indirizzato ad una popolazione (i nordamericani) con un’alimentazione media assolutamente scandalosa, che è normale generi reazioni rigide e ferme come quelle di Campbell, anche lui peraltro non esente da critiche di eccessivo “integralismo vegano”. Eliminare completamente gli alimenti animali penso sia eccessivo e per certi aspetti controproducente (vedi vitamina B12), diminuirli al minimo lo ritengo più equilibrato e praticabile.

        Riguardo la pasta acida, guarda questo link (so anche che organizzano annualmente eventi nei quali ci si può scambiare la pasta acida):

        http://pastamadre.blogspot.it/p/spacciatori-di-pasta-madre.html

        mentre se vuoi produrtela ti consiglio il sempre eccellente Nico Valerio qui:

        http://alimentazione-naturale.blogspot.it/2008/09/pasta-madre-niente-stranezze-snob.html

        Ciao!

  7. grazie tantissime per la risposta che trovo ponderata e equilibrata.Non sono proprio una ventenne(ne ho 49) e sono sempre stata amante della carne in tute le sue forme e fortunatamente non ho avuto sinora problemi di sorta.Ho sempre bevuto latte con caffè alla mattina e amavo le fritture di pesce.E’ vero non ho mai ecceduto e ho praticato un buon esercizio fisico regolare.Pero’, prima di avere magari acciacchi cronici in futuro, e aver letto molto(e capito un po’) sull’alimentazione ho visto che dovevo cambiare quasi radicalmente.Punto di svolta sono stati i meccanismi del calcitriolo.Ecco perchè al momento trovo difficoltà.Da quando ho smesso(quasi) di mangiare carne, ho tolto il latte e messo lo yogurt al suo posto, magno semi alla mattina, non bevo caffé, mangio frutta e verdura il mio fisico ne risente e mi sento stanca, non sono piu’ regolare al bagno, e soffro di dolorini vari. Spero sia solo il cambiamento in atto e di avere poi i benefici in seguito visto che finora sono sempre stata bene. grazie ancora per le info.hira

    • Ciao Hira,
      come mai i meccanismi del calcitriolo (vitamina D attivata) sono stati il punto di svolta per l’abbandono della carne? Cosa ti ha colpito di questi meccanismi?
      Stanchezza e dolorini: non conoscendo la situazione e non essendo un professionista non posso mettere becco sulla stanchezza e i dolorini vari, ma bisogna vedere quante erano le calorie totali prima del cambiamento e quante sono adesso, se i carboidrati sono aumentati perecchio e quindi la glicemia oscilla in maniera diversa, come è cambiata la quota dei grassi, se la frutta è più della verdura e anche come dividi i pasti durante la giornata. I grossi cambiamenti non sono mai esenti da attriti, a volte anche per comprensibilissimi motivi psicologici. Io ad esempio quando ho iniziato a passare ad una alimentazione (quasi 25 anni fa) di tipo “macrobiotico” (come si poteva definire allora) ero così contento di lasciare una dieta raffinata e irregolare che la reazione del fisico fu il tuo opposto, cioè cominciai a sentirmi benissimo, mi stancavo meno facilmente e la regolarità in bagno migliorò moltissimo. Probabilmente perchè la cosa non mi pesava, e non rimpiangevo nulla della dieta passata.

      Ti ringrazio molto per la testimonianza, e mi interessano molto le tue eventuali repliche!
      Ciao. :-)

  8. perché l’1,25-diidrossicolecalciferolo o calcitriolo mi é sembrato quel piccolissimo ingranaggio che fa funzionare a meraviglia tutta la macchina.E gli alimenti a base di proteine animali producono un calo importante di questo metabolita .Se poi penso alla sua reazione con il calcio, sia per la sua escrezione che per il suo assorbimento e alla sua co-reazione con l’IGF -1 tutto mi quadra e la voglia di proteine animali se ne va.
    Se non ti annoio di dico cosa ho mangiato: yougurt semi di zucca 4-5 pinoli un po di miele una mela – patate vapore insalata pomodori salmone ai ferri(eh be’ si..) acqua minerale fragole e mango – zuppa di verdure pane nero una banana
    Per il momento sono a questo livello.Non é una gran allegria ma migliorero’ e la voglia di cambiare e il piacere di cambiare c’è. ti saluto. e ringrazio per l’attenzione. ciao hira

    • Beh sì, il calcitriolo è uno degli ingranaggi che fa funzionare tutta la macchina, e la cosa interessante è vedere come tanti meccanismi (e la vitamina D è uno di questi) concorrono al funzionamento armonioso dell’insieme con un sincronismo perfetto, che solo uno stile di vita “naturale” riesce a far funzionare senza problemi, mentre lo stile di vita “moderno” tende sempre a fare inceppare qualcosa qua e là per i più svariati motivi (sedentarietà, minore vita all’aria aperta, alimentazione sbagliata, stress inutile, …). Sono convinto dell’importanza della visione d’insieme, dove tutto è importante, ecco perchè mi ha sempre attirato la macrobiotica che abbraccia l’esistenza nella sua totalità. E’ molto difficile e complicato stare dietro a tutte le variabili, ma sembra proprio che uno stile di vita “naturale”, che rispecchi l’evoluzione che ha accompagnato l’uomo da quando i suoi lontani antenati sono scesi dagli alberi, sia il modo migliore per mantenere questo equilibrio. Nell’attesa che la scienza capisca a fondo tutti i meccanismi, con uno stile di vita di questo tipo sappiamo di fare il meglio possibile.

      In quest’ottica, azzerare le proteine animali può non essere sufficiente, se magari non si sta abbastanza all’aria aperta e al sole (fonte dell’80% della nostra vitamina D), ad esempio.

      Riguardo il tuo esempio di pasti giornalieri, non ci sono le quantità e i condimenti ma sembra un tantino bassa di calorie: hai fatto il conto, anche a spanne?

      Ciao. :-)

  9. Ciao complimenti per il blog, adotto un’alimentazione molto vicina a quella che hai descritto da circa 4 mesi, volevo confrontarmi sui quantitativi (ho 40 anni M e pratico 2-3 ore alla settimana di attività fisica moderata) per ora mi sto comportando più o meno come segue (peso a porzione):
    1) cereali: colazione una tazza di muesli abbodante con latte vegetale a rotazione (soia, avena, miglio, …) pranzo e cena a rotazione pasta riso e 6-8 cereali integrali comuni (cira 80g a secco) – pane integrale autoprodotto 50-100g al giorno;
    2) verdura pranzo e cena senza limitazioni (abbondante cruda e cotta)
    3) frutta 3/4 frutti medi al giorno o equivalenti vari e di stagione come spuntini e/o dopo i pasti se mi va;
    4) legumi a rotazione i più conosciuti 3/4 volte alla settimana (60g a secco)
    5) latticini: yogurt quasi tutti i giorni e formaggi (100g) 2 volte alla settimana;
    6) uova bio 2/3 a settimana alla coque;
    7) pesce 2/3 volte alla settimana, molluschi e pesce azzurro (150g circa) carne (abolita o quasi)
    8) semi: mi limito a quelli contenuti nei muesli perchè se eccedo mi vengono le afte in bocca; non ho ancora capito quale seme mi da problemi o è solo un tema di quantità (non ho mai superato 2 cucchiai al giorno), a te è mai capitato?

    Condimenti olio d’oliva 2/3 cucchiai al giorno, sale marino integrale (meno possibile lo uso per preparare il gomasio e per il pane), spezie varie, limone al posto dell’aceto, non bevo caffè e tè e bevande zuccherate e non mangio dolci (perchè non mi sono mai piaciuti)

    Ciao
    Stefano

    PS: non ho problemi di peso (ho la stessa taglia di quando avevo 18 anni) e mi sento in forma

    • Beh, devo dire che come alimenti, varietà e suddivisioni siamo quasi perfettamente allineati!
      Solo qualche piccola differenza: i formaggi li “diluiamo” un po’ di più; non 100 g un paio di volte a settimana ma 25/30 g praticamente tutti i giorni (ma la quantità totale rimane la medesima), e le uova siamo più su 1-2 piuttosto che 2-3, ma è un dettaglio che può variare anche in base al bisogno di calorie.
      Il sale: penso che siamo fra i minori consumatori in assoluto: con un kg di sale grosso andiamo avanti quasi un anno… Il tè lo beviamo (soprattutto verde) ma rigorosamente senza zucchero (che in casa quasi neanche teniamo), il caffè 5-6 al mese.

      Riguardo le afte da semi oleosi: non me ne intendo molto, ma nel sapere comune i semi oleosi sono conosciuti per favorire le afte nei soggetti predisposti. In realtà sembra non se ne sappiano neanche con certezza le cause, segno che sono molteplici e indipendenti fra loro, come spesso capita. Personalmente, con le noci fresche (che sono molto tanniche) un po’ di fastidio lo provo ma non è mai sfociato in afta.

      Fammi sapere come procede (mi interessa veramente molto), complimenti e grazie dell’apprezzamento!

      Ciao.

  10. Sei stato davvero gentilissimo, non so come ringraziarti per l’attenzione.
    Ci risentiamo.
    Serena

    • Molto bello l’articolo …desidero approfondire…

  11. cercavo la ricetta di mario pianesi sulla pizza di miglio

    • Mi spiace Franco,
      non conosco quella ricetta.

      Ciao.

  12. Salve. .
    Volevo sapere visto che sono allergica al nichel posso tranquillamente mangiare macrobiotico? ?
    GRAZIE. .

    • Beh, non è una risposta semplice. Il più titolato a rispondere è l’allergologo che ha diagnosticato l’allergia e che ti segue, che sa se è “solo” un’allergia da contatto (dermatite, più frequente) o anche alimentare (più rara), e quanto sia grave. Il nichel è presente in molti alimenti, non è uno stile alimentare o un altro a fare la differenza, ma un lungo elenco di alimenti che possono anche cambiare contenuto di nichel da una zona all’altra e da un metodo di coltivazione all’altro, ecco perchè l’allergologo che ti segue è chi ne sa di più in assoluto sulla tua situazione sapendo dove vivi e gli alimenti disponibili in loco. La cosa curiosa è che fra gli alimenti che in genere vanno evitati ci sono i cereali integrali, i legumi e i semi oleosi, che sono la base dello stile macrobiotico… :-(
      Cosa ne dice il tuo allergologo?

      • Anch’io sono allergica al nichel e gli studi dicono che non c’è differenza tra allergia sistemica (snas) ed allergia da contatto, è la stessa malattia. Dunque tutto conta. Michela

      • Certo, i meccanismi allergici per il nichel sono gli stessi, ma l’allergia da contatto è più frequente (e meno preoccupante), quella “anche” alimentare molto meno. Non si può certo escludere che una dermatite da contatto possa evolvere in allergia alimentare, infatti.
        Per fare un parallelo, se pensi ad esempio al diabete, pur se i meccanismi dell’insulina sono gli stessi ci sono vari gradi dalla insulino-resistenza al diabete di tipo II a quello di tipo I, e le diete variano di conseguenza.
        Se l’allergia al nichel provoca solo una dermatite da contatto la dieta può non essere così restrittiva, tutto qua.
        Ciao. :-)

  13. Ciao e complimenti per l’attenzione capillare e snella con cui tratti gli argomenti nel tuo blog (ormai fra i miei preferiti).
    Ho una domanda: per quanto riguarda le vitamine idrosolubili, la C e quelle del gruppo B, che appesantiscono meno delle altre il processo di assorbimento, secondo te potrebbe essere funzionale integrarle periodicamente con integratori a supporto della dieta alimentare?
    Grazie per il tuo parere
    Serena

    • Sono sempre stato contrario agli integratori, soprattutto se la dieta è corretta, completa e bilanciata, perché si riducono a essere singole sostanze separate dal contesto delle altre migliaia, in dosi dagli effetti non controllabili proprio perchè singole e separate.
      Tutt’altra cosa in presenza di patologie, ovviamente. Ad esempio in Italia la carenza di vitamina D (questa, però, liposolubile) è ormai endemica e la supplementazione di D3, quando necessaria e in casi di grave carenza, potrebbe dare più benefici che rischi. Tutto da valutare, in ogni caso.
      Comunque alla fine, con il progredire delle ricerche, l’esiguo gruppetto delle vitamine ha un po’ perso il ruolo di punta che aveva a metà del ‘900, e si è sempre più orientati a considerare gli effetti benefici dei pool di sostanze, con l’entrata in scena di altri micronutrienti come alcuni oligoelementi e le varie classi di antiossidanti, ad esempio, e soprattutto la loro interazione e sinergia. Ma vedrai che a forza di migliorare l’approssimazione si arriverà a capire che i migliori pool di sostanze sono gli alimenti naturali stessi, con i quali ci siamo evoluti.
      Ciao e grazie! :-)

  14. Buongiorno, cercavo una risposta alla “velenosità” delle solanacee e mi sono imbattuta nel tuo sito. Sono stata operata 6 mesi fa e attraverso un pranoterapeuta mi sono avvicinata alla macrobiotica vegana. Mi piace e cucino e mangio volentieri, però mi sono state vietate tutte le solanacee, perchè acide e, leggendo il tuo articolo ho pensato che nn sono poi tanto dannose. Domanda : secondo la tua esperienza potrei mangiarne un po’ (esclusa la patata) ?

    • Ciao, ho modificato il tuo commento togliendo il motivo dell’operazione. Purtroppo l’avversione per le solanacee è un vecchio retaggio dei macrobiotici “orientalisti”, non suffragata da un vero motivo scientifico. Io andrei tranquillo sui pomodori e i peperoni ben maturi, ma anche le patate ben cotte, che problemi potrebero dare? Sono stato recentemente in Sicilia e mi sono tuffato spesso (mi piacciono troppo) in caponatine di melanzane da leccarsi i baffi, dipende anche dalla zona in cui abiti e di cui sei originaria…
      Se segui una dieta vegana attenzione alle carenze (vit. B12…). Chiedi sempre un parere al tuo medico che conosce la tua situazione, per sicurezza.
      Una buona norma da seguire quando qualche sedicente nutrizionista vieta qualcosa è chiedere esattamente il motivo del divieto, ma non accontentarsi dei generici “è acidificante”, “è pesante”, “è troppo espansivo”, ecc. :-)

      • bhè, certo che se le coltivassi da me e nn in serra sarebbe tutt’altra cosa, è il timore di farmi male che mi trattiene. Proverò ad inserirne qualcuna una tantum… Grazie mille.

      • L’importante è che tu non ecceda con altre fonti di zuccheri semplici (farine raffinate, zucchero, riso bianco, succhi di frutta, ecc.).

  15. salve scrivo sperando di avere dei kiarimenti nonostante conosco abbastanza la macrobiotica. sono rimasta molto male laltro ieri quando ero di passaggio in una citta con mia zia x una visita medica vista l ora di pranzo abbiamo cercato upm ma non ci hanno fatto mangiare xrkè non tesserate .ripeto conosco il contesto ma in altri punti dove mi capita di andare non mi era successo di essere mandata via mia zia voleva provare visto ke ne aveva sempre sentito parlare da me , ma fare la tessera senza provare non le andava anche xrchè anche tesserate poi dovremo fare 50 km visto che nel nostro paese non ci sono punti credo che questa cosa debba essere rivista ringrazio del tempo e se potesii rispondermi te ne sarei grata ciaoa presto

    • Ciao,
      non c’entro nulla con i Punti Macrobiotici, ma i 5 (mi pare) euro iniziali valgono per sempre e i pasti costano pochissimo: mangi con 4 o 5 euro, dunque l’investimento iniziale ci sta. In che città è successo?

  16. Salve, mi sto avvicinando alla cucina macrobiotica da pochissimo ed ho tanti problemi con i legumi che non riesco a tollerare, specie le lenticchie che adoro ma mi fanno stare malissimo. Hai qualche consiglio per ricette macrobiotiche mediterranee in modo da poter far seguire questa alimentazione in maniera non troppo “noiosa”a tutta la famiglia?Siamo quattro adulti ormai… Grazie

    • Ciao Daniela,
      i legumi hanno bisogno di tempo, se in precedenza si mangiavano poco. Dici che ti fanno stare malissimo, ma che disturbi ti danno di preciso?
      Sul passaggio “convinto e non noioso” ad una alimentazione più sana sto preparando una serie di post, che usciranno a breve, spero. Un paio di consigli al volo rubati in anticipo dai post:
      0 – dimenticati la macrobiotica “orientale” (miso, tofu, umeboshi, seitan, yin, yang e altre amenità)
      1 – sostituisci pian piano i cereali con il corrispondente integrale (non deve essere un passaggio brusco, puoi mescolare diverse varietà, soprattutto nei cereali della colazione…)
      2 – comincia i pasti con la verdura, a sazietà e senza badare alle porzioni e variandola molto, e poi continua a scelta con primi e secondi; pian piano ti sposterai su maggiori quantità di verdura
      3 – elimina dai fuori pasto il junk-food; gli spuntini vanno benissimo ma è facile sbracare; meglio frutta o pane e formaggio che snack salati, dolciumi o patatine.

      Ce ne sono molti altri, alla prossima.
      Ciao.

  17. Ciao. Ho fatto volentieri un giro per il tuo blog. E’ bello quando si parla di macrobiotica vedere che qualcuno ancora si pone in modo innovativo, in una disciplina in cui da troppo tempo nessuno ha niente di nuovo da dire.
    Alcune tue opinioni non le condivido, e in modo importante, in particolare sulla macrobiotica di Georges Ohsawa, ma la freschezza degli argomenti spesso supera le diversità :-)
    Grazie.

    • Grazie a te per il passaggio da queste parti; l’importante è dialogare civilmente, anche se con opinioni distanti. :-)

      Ciao.
      Pades.


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