Pubblicato da: pades | 4 marzo 2013

Premio etichetta del mese (3)

Per saperne di più vedi anche il numero zero.

Pane PEMA

Pane PEMA

Come anticipato, contrariamente a quanto accade per le etichette meritevoli di aspre critiche, per quelle meritevoli e basta farò nomi e cognomi. Visto che molti mi continuano a scrivere circa acido fitico e fitati, questa volta elogio un prodotto che considero eccellente anche per questo motivo.

Ho tentato di ricordare da quanto lo conosco e lo consumo ma è da così tanto tempo che non saprei dare un numero preciso di anni. Adesso, per giunta, è arrivata anche la versione “bio”, dunque il premio del mese è più che meritato.

Dicevamo, riguardo l’acido fitico: questo pane PEMA integrale è prodotto (www.pema.de/it) in un modo che certamente azzera acido fitico e fitati: i chicchi (da filiera cortissima), dopo essere stati lavati, vengono tenuti a mollo fino a stimolare la germinazione (e già qui, fitati addio), dopodichè vengono spezzati senza ridurli in farina (vedi foto sotto) e lievitati con pasta madre per 72 ore (e se ancora ce ne fosse stata traccia, ora di acido fitico non ce n’è proprio più). Una cottura lenta e a bassa temperatura conclude degnamente la preparazione (viene venduto già affettato, e nella confezione in basso a sinistra, quella verdina, è porzionato -lo uso come spuntino-).

Grani non troppo macinati

Grani non troppo macinati

Penso sia un ottimo modo di assumere cereali integrali, e a me piace molto. Perfino nei negozi di alimentazione naturale ne esistono “imitazioni” che però non dichiarano con tale precisione il processo produttivo e spesso non usano neanche pasta madre. Questo è un tipico caso di prodotti da supermercato migliori di quelli da negozio specializzato, infatti il pane PEMA lo trovo ad esempio da Esselunga e Coop.

Etichetta ingredienti

Etichetta ingredienti

Nuove versioni "bio"

Nuove versioni “bio”


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