Vista la giornata nebbiosa di ieri e la scarsa voglia di uscire, quale migliore occasione per coinvolgere il piccolo in cucina e… fare la pasta in casa?
Tanto per cominciare la farina utilizzata: come sempre, semola integrale di grano duro. Niente farina 00, ovviamente. Già con la semplice semola di grano duro la pasta viene più corposa, più porosa e adatta a quasiasi condimento rispetto alla farina 00 di grano tenero (che secondo noi oltretutto rende la pasta, una volta cotta, molliccia e liscia). Con quella integrale, oltre a seguire le indicazioni dell’alimentazione naturale, è anche più gustosa. L’unico problema, se di problema si tratta, è trovarla: nei supermercati è sconosciuta, e noi la troviamo solo nei negozi di alimentazione naturale (costo un po’ alto: sui 4-5 euro al chilo). Ma il risultato non ha paragoni.
Per quattro persone servono 300 g di semola integrale di grano duro e 3-4 uova (3 se grandi, 4 se piccole). Le dosi che seguiamo sono di solito un uovo grande ogni 100 g di semola. A parte, preparare anche un bicchiere d’acqua tiepida da usare nel caso l’impasto risulti troppo asciutto.
Abbiamo formato il monticello di farina sulla spianatoia e fatto un cratere in mezzo, nel quale abbiamo messo le uova. Con una forchetta le abbiamo sbattute delicatamente iniziando a incorporarle nella farina e lavorato poi l’impasto con le mani per qualche minuto. Con le tre uova che abbiamo usato è stato necessario aggiungere (spruzzandola con la mano) un po’ d’acqua tiepida. Quando l’impasto è risultato omogeneo e consistente ne abbiamo fatto tante palline grosse più o meno come un uovo e le abbiamo passate nella gloriosa macchina per la pasta Imperia, prima fra i rulli a spessore “2” e “4” per stenderla e poi nell’accessorio per tagliatelle e spaghetti. Mammano che le preparavamo le mettevamo da parte infarinandole leggermente per non farle attaccare. Il piccolo ha voluto fare anche un po’ di spaghetti, e si è divertito un mondo. Rispetto alla normale pasta fresca all’uovo che si trova nei pastifici, questa risulta più ruvida e di un bel colore giallo scuro (che nella foto è purtroppo smorzato dall’infarinatura…).
Queste tagliatelle sono veloci da fare (in un’ora ve la cavate), ottime con qualsiasi sugo, insuperabili con il pesto alla ligure. Tempo di cottura al dente: 12-13 minuti. Buon appetito!
Aggiornamento di novembre 2011: Questa domenica abbiamo fatto anche alcuni agnolotti. Il ripieno, molto autunnale, era composto da gorgonzola, noci e castagne bollite):
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